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Von fremden Ländern und Menschen. Una lettura analitica di Schumann secondo la teoria delle attese

Silvia Di Domenico - pag. 83-102

L’analisi che propongo, relativa al brano che apre le Scene Infantili op.15 di R. Schumann, prevede l’adozione di una duplice prospettiva: quella dell’ascoltatore e quella dell’esecutore. Dal punto di vista dell’ascoltatore si tratta di rivelare i motivi di fascino e di coinvolgimento emotivo che il brano esercita, e quindi il mio scopo è quello di finalizzare l’analisi alla interpretazione delle strutture musicali ed alla comprensione della loro funzione affettiva. Dal punto di vista dell’esecutore, partendo dalla mia personale esperienza di pianista, cercherò le motivazioni “oggettive” che stanno all’origine di certe scelte di tipo dinamico o agogico, che di norma questo brano sollecita: esse sono determinate da un approccio intuitivo, ma, nel mio articolo cercherò di dimostrare che si tratta di intuizioni non arbitrarie.
Tra le due prospettive sopra indicate (quella dell’esecutore e quella dell’ascoltatore) emerge un rapporto di reciprocità e circolarità per cui i passaggi evidenziati in esecuzione coincidono con quelli che forse è possibile considerare affettivamente efficaci per l’ascoltatore e viceversa; e questo perché sono portatori di una strategia compositiva mirata che emerge, a livello analitico, nei modi che vedremo in seguito ...

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