“Aria” di Rimini: rimandi improvvisativi in Unum pulchrum e Salve cara Deo tellus di Ludovicus de Arimino
La prima parte di questo saggio si concentra su un gruppo di brevi composizioni attestate in Tr. 87 che presentano condotte legate alla prassi improvvisativa, grazie soprattutto alla loro struttura formale e alla presenza di moduli melodici e polifonici ricorrenti. Dalle analisi di questi pezzi vengono ricavate informazioni utili per avviare la costituzione di un paradigma analitico funzionale al riconoscimento di tracce improvvisative all’interno di composizioni scritte, e viene altresì dimostrata l’afferenza al repertorio dei tenores delle basses danses destinate a rielaborazione in sede esecutiva. La seconda parte del saggio evidenzia i legami con il repertorio improvvisativo di due composizioni di Ludovicus de Arimino, entrambe attestate in Tr. 87. Si tratta di Salva cara Deo tellus (l’intonazione a 3 voci della canzone all’Italia di Petrarca) e Unum pulchrum a 2 voci. Entrambe risultano dotate di un impianto fortemente modulare, che ne rivela l’origine improvvisativa e rimanda a una possibile performance alla lira.
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