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Pratica variazionale nella musica di Bruno Bettinelli

Matteo Catalano - pag. 121-154

In questa indagine si analizzano le caratteristiche trasformative esistenti tra deter- minati oggetti sonori. L’obiettivo è elaborare ipotesi sull’energia cinetica propria di un certo segmento di musica, a partire da differenti quote di energia connesse con particolari azioni trasformative.

Prendendo spunto dalla metodologia esposta in J. Straus [2003], definisco spe- cifiche tipologie trasformazionali, ossia delle trasformazioni aventi determinate caratteristiche nel voice-leading tra due collezioni.
Diventa così possibile studiare particolari percorsi di voice-leading, che metto poi in relazione con specifici scenari d’ascolto caratterizzati da una maggiore o minore densità variazionale. Sulla base di tali presupposti è definibile sia lo spa- zio d’azione peculiare a ogni trasformazione, sia come questo spazio d’azione si interpoli con la temporalità complessiva di un più ampio frammento musicale. La trasformazione diventa il mezzo attraverso cui percepire l’evoluzione della strut- tura musicale. Ogni sistema di voice-leading è correlato a una specifica tipolo- gia trasformazionale, la quale è classificata come azione effettuata sugli oggetti sonori, volta a modificarne le caratteristiche interne. In ognuna di esse è insita una determinata capacità di preservare l’identità intervallare dell’oggetto di partenza, inversamente proporzionale all’energia della trasformazione stessa.

Il lavoro presentato si presta a ulteriori sviluppi nel senso di: a) un ampliamento del repertorio analizzabile con i medesimi criteri trasformativi; b) un approfondi- mento, sul piano più psicologico, di un possibile parallelo tra le tipologie trasfor- mazionali e le nostre capacità di riconoscimento delle stesse.

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