Textual Language and Musical Language: Analytical Points in Search of Parallel Systems
Il rapporto fra linguaggio verbale e linguaggio musicale è un argomento che è stato a lungo dibattuto nel corso dei secoli, sotto numerose prospettive e in diversi campi della ricerca scientifica. In questo articolo vorrei focalizzare l’attenzione sulla possibilità dell’utilizzo di espedienti propri della retorica come punto di congiungimento per la comprensione sia della “musicalità” di un testo letterario, sia della possibilità di interpretare una composizione di musica “pura” con un’impronta di tipo narratologico. A tale scopo ho preso in esame l’incisione di un estratto dal capitolo ottavo del Finnegan’s Wake di James Joyce letto dall’autore stesso, andando ad analizzare in che modo lo scrittore irlandese utilizzi intenzionalmente una declamazione con un codice prelinguistico vicino all’ambito musicale (ritmo, intonazione, relazi- oni intervallari) per esprimere la sua poetica e la sua ricerca linguistica.
Dal punto di vista musicale ho analizzato la Sequenza IX per clarinetto solo di Luciano Berio, andando a ricercare come l’organizzazione del materiale crei, attraverso ridondanze e trasformazioni, una serie di figure potenzialmente catalogabili attraverso l’assimilazione con le figure retoriche formalizzate in ambito letterario.