Anno 2024/1
Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Anno XXX n. 1, 2024
INDICE
Timothy L. Jackson, “A True and Genuine Music”: Berg’s Linear Counterpoint, pp. 7-91
Ana Llorens – Carlota Martínez-Escamilla, In the Quest for Variety: Analysis of Performances of the Prelude, from Bach’s Cello Suite no. 4, BWV 1011, pp. 93-148
Raffaele Longo, New compositional paths between Carter’s harmony and post-structuralism: a grammatological approach to the Harmony Book, pp. 149-188
Notizie sugli autori / Notes on contributors, pp. 189-191
“A True and Genuine Music”: Berg’s Linear Counterpoint
Sebbene molti linguaggi post-tonali, in particolare quelli di Schoenberg, Webern e Berg, si allontanino dalla tonalità, non abbandonano mai una logica musicale basata sulla condotta delle voci, cioè sulle progressioni lineari. Al contrario, essi mantengono un’enfasi sulla condotta delle voci, o sul moto lineare direzionato, come mezzo per creare struttura, continuità e unità. Di conseguenza, anche in assenza di un quadro tonale, è possibile percepire in molte opere post-tonali una struttura soggiacente contrappuntistico-lineare e sentire e comprendere certe altezze e sonorità in un’opera post-tonale come elementi strutturanti di voci virtuali interrelate, lineari e direzionate.
In the Quest for Variety: Analysis of Performances of the Prelude from Bach’s Cello Suite no. 4, BWV 1011
La varietà nell’esecuzione musicale è stata considerata qualcosa di naturale sul fronte degli strumentisti (Godlovitch, 1988; Margulis, 2014; Smith, 1993). In effetti, la ricerca su questo argomento ha riguardato sia i modelli performativi che variano nel corso di una determinata interpretazione (Rink, Spiro e Gold 2011), sia le differenti esecuzioni di un determinato brano (Fabian 2015; Fabian e Ornoy 2009; Llorens 2018; 2021b; Ornoy 2008).
New compositional paths between Carter’s harmony and post-structuralism: a grammatological approach to the Harmony Book
Questo articolo tenta di collegare teoria musicale e prassi compositiva da un punto di vista metodologico innovativo. Le caratteristiche originali di questo approccio consistono nel tentativo di definire un nuovo paradigma nella composizione musicale. L’autore indaga se e come l’armonia di Elliott Carter (1908– 2012) — come sistematizzata nel suo Harmony Book — possa configurarsi quale elemento chiave per esplorare nuovi percorsi compositivi, testando i valori di una “nuova prospettiva umanistica” attraverso l’approccio decostruzionista.