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“A True and Genuine Music”: Berg’s Linear Counterpoint

Timothy L. Jackson - pag. 7-91

Sebbene molti linguaggi post-tonali, in particolare quelli di Schoenberg, Webern e Berg, si allontanino dalla tonalità, non abbandonano mai una logica musicale basata sulla condotta delle voci, cioè sulle progressioni lineari. Al contrario, essi mantengono un’enfasi sulla condotta delle voci, o sul moto lineare direzionato, come mezzo per creare struttura, continuità e unità. Di conseguenza, anche in assenza di un quadro tonale, è possibile percepire in molte opere post-tonali una struttura soggiacente contrappuntistico-lineare e sentire e comprendere certe altezze e sonorità in un’opera post-tonale come elementi strutturanti di voci virtuali interrelate, lineari e direzionate. Per illustrare tutto ciò, l’autore presenta l’analisi di un brano iniziale di Julius Schloss, allievo di Alban Berg, e successivamente del primo e dell’ultimo brano dei Fünf Orchesterlieder nach Ansichtskarten-Texten von Peter Altenberg Op. 4 di Berg, noti anche come Altenberg Lieder. Le analisi forniscono una spiegazione approfondita e dettagliata del contrappunto lineare che sottende un vocabolario limitato di motivi, altezze salienti percepite e voci virtuali. A partire da un approccio a queste opere di tipo analitico lineare e fornendo un apparato analitico e una terminologia rigorosa sul piano logico, questo studio contribuisce allo sviluppo di una metodologia che risponde alle tecniche compositive e alle caratteristiche musicali associate a molte opere post-tonali, nonché a brani basati su linguaggi misti tonali e post-tonali.

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