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Il mondo è fatto di scale. Studio teorico sulle relazioni possibili fra scale e modi

Domenico Giannetta - pag. 59-86

Il concetto di scala è da sempre alla base del pensiero teorico musicale: dai tetracordi del sistema teleion nella Grecia classica ai modi ecclesiastici medioevali, dal Dodecachordon di Glareanus ai modi a trasposizione limitata di Messiaen, una successione ordinata di suoni, ascendente e/o discendente, è stata l’impalcatura sulla quale gli studiosi di ogni epoca hanno costruito gran parte dei sistemi teorici oggi conosciuti. In questa sede, tuttavia, non analizzeremo l’evoluzione storica del concetto di scala, né ci occuperemo di contestualizzare i singoli modi alla luce del repertorio musicale che dal loro utilizzo ha avuto origine. Questo studio va considerato piuttosto alla stregua di un “gioco intellettuale”, ed in quanto tale sarà assolutamente astratto, quasi del tutto privo di riferimenti alla prassi compositiva. Il primo obiettivo sarà quello di fornire una classificazione sistematica ed esaustiva delle strutture scalari e dei sistemi modali che è teoricamente possibile ricavare combinando fra loro gli intervalli, in- dipendentemente dal fatto che le configurazioni risultanti siano o meno rintracciabili nella letteratura musicale.

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