Anno 2009/2
Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Anno XV n. 2, 2009
INDICE
Carl Schachter, Ritmo e analisi lineare. La tecnica di riduzione delle durate, pp. 7-43
David Gagné, La forma secondo una prospettiva schenkeriana, pp. 45-77
Domenico Giannetta, La cifratura ideale degli accordi: sistemi teorici a confronto, pp. 79-106
Lelio Camilleri , Metafore sonore: Visage di Luciano Berio, pp. 107-125
Mario Baroni e Rossana Dalmonte, Per una grammatica dello stile: considerazioni sulle arie da camera del Seicento italiano, pp. 127-162
Ritmo e analisi lineare. La tecnica di riduzione delle durate
Uno dei quaderni di conversazione di Beethoven per l’anno 1824 contiene la seguente annotazione per mano di Anton Schindler: «I ritmi estesi nei vostri lavori non derivano da calcolo, ma piuttosto dalla natura della melodia e, non di rado, dall’armonia – è così?»
La forma secondo una prospettiva schenkeriana
Il termine “forma” si riferisce, nel suo significato più generico, all’organizzazione di un brano musicale o di un movimento. Secondo una delle sue definizioni, «essa riguarda la disposizione degli elementi in un brano musicale ai fini di renderlo coerente (o comprensibile) per l’ascoltatore
La cifratura ideale degli accordi: sistemi teorici a confronto
Affrontare lo studio dell’armonia e dell’analisi musicale presuppone che si impari a padroneggiare l’uso di una simbologia utile per identificare gli accordi.
Metafore sonore: Visage di Luciano Berio
Visage è l’ultima composizione realizzata da Berio allo Studio di Fonologia Musicale della RAI, da lui fondato insieme a Bruno Maderna. Non è un caso che questa composizione sia basata sulla voce così come Thema (Omaggio a Joyce), due dei cinque lavori complessivamente composti da Berio nella sua esperienza milanese.
Per una grammatica dello stile: considerazioni sulle arie da camera del Seicento italiano
Gli studi analitici, cognitivi e teorici che si sono sviluppati negli ultimi decenni hanno messo a fuoco con metodi sapientissimi molti aspetti del linguaggio musicale, sia per quanto riguarda le sue strutture, sia per quanto riguarda le sue facoltà di comunicazione espressiva. Indagini e speculazioni hanno puntato soprattutto sulle strutture che sono comuni ai tanti tipi di musica presi in considerazione, ma assai meno alle loro modificazioni, che pure avvengono nel corso del tempo e che sono altrettanto importanti.