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Una chiave per comprendere la prassi del partimento: la sonata “Perfidia” di Francesco Durante

Nicoleta Paraschivescu - pag. 55-70

Le ricerche sulla prassi esecutiva storicamente informata si sono estese in molti campi, dai problemi riguardanti le differenze stilistiche tra le tecniche esecutive alla costruzione degli strumenti e ai repertori. Resta tuttavia ancora da approfondire la ricerca sulla prassi del partimento, che unisce in modo unico aspetti didattici e artistici. A partire dal XVII secolo, in particolare a Napoli, questa prassi costituì una parte importante dell’educazione musicale, e venne in seguito recepita e utilizzata nel resto dell’Italia, così come in Francia, ben oltre gli inizi del XX secolo. Il presente articolo vuole contribuire a colmare questa lacuna, e allo stesso tempo intende mostrare l’importanza dei partimenti nell’insegnamento della musica antica. Come esempio userò la Sonata “Perfidia” di Francesco Durante (1684-1755), che è basata su un basso di partimento, e di cui ci è pervenuta una realizzazione coeva all’epoca del compositore.

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