Erraticità o determinazione nello Studio op. 25 n. 1 di Chopin
Questa relazione presenta un’analisi dello Studio op. 25 n. 1 di Chopin attraverso l’applicazione della prassi analitica schenkeriana ed il suo confronto con la letteratura critica su questo brano. L’obiettivo è quello di tentare una valutazione di quanto del significato soggettivo (l’erraticità, il carattere incerto e casuale) evidenziato dalla critica possa filtrare attraverso una metodologia “forte” come quella schenkeriana. In particolare, s’intende valutare se la visione “erratica” della melodia dell’op. 25 n. 1, proposta da studiosi di formazione storica o critica, possa ritenersi del tutto inconciliabile con i dati emergenti da una qualsiasi delle metodologie analitiche, le quali invece tendono a rappresentare le strutture musicali come organicamente e compiutamente determinate. Lo Studio op. 25 n. 1 è un caso esemplare a questo proposito.