Due esempi di caos organizzato nella musica di Leroy Jenkins
Le analisi musicali presentate, svolte tramite l’impiego di diagrammi di flusso, trascrizioni e timeline ottenute con l’ausilio di una D.A.W., hanno come oggetto due composizioni del violinista afro-americano Leroy Jenkins: O.W. Fredrick e Static in the Attic, incluse nell’album Urban Blues (Black Saint, 1984). Il risultato di tali analisi dimostra come performance apparentemente indeterminate e caotiche siano di fatto regolate da elementi formali precisi, evidenti non solo nelle esposizioni tematiche ma anche nel contesto performativo/improvvisativo collettivo.
In entrambe le composizioni il silenzio è un elemento che acquista un senso specifico nell’organizzazione formale, esso produce tensione e suspence, sfuggendo alla quadratura metronomica; si basano inoltre su una sorta di chorus esteso, un percorso non tradizionale in equilibrio tra eterogeneità e rigore. Infine, si pone l’attenzione sulle potenzialità didattiche dei repertori afferenti al free-jazz.