Home » Pubblicazioni » Rivista di Analisi e Teoria Musicale (RATM) » Anno 2021/1 » Una proposta di analisi performativa: intorno alle voci del compositore e del performer che svolge la propria pratica artistica come ricerca

Una proposta di analisi performativa: intorno alle voci del compositore e del performer che svolge la propria pratica artistica come ricerca

Giusy Caruso - pag. 155-192

Le riflessioni intorno al connubio tra analisi e performance musicale sono ad oggi oggetto di un dibattito aperto tra il mondo della musicologia, della ricerca artistica e degli studi sulla performance.
Attraverso una proposta di analisi performativa, il presente studio vuole fornire un contributo sul tema e sulle criticità (che poi sono anche le caratteristiche) della ricerca nelle arti, come i suoi linguaggi, proiettati verso l’evoluzione dei termini nel rispetto del contesto estetico-filosofico attuale, e dei suoi metodi, che non possono emarginare la voce del performer e il suo desiderio di voler comunicare conoscenza sulla performance a partire dalla propria esperienza creativa di ricerca artistica.

Nel rispetto dell’autenticità dei ruoli, l’intento è quello di portare in evidenza le voci (e tutte le criticità connesse) che ruotano intorno alla realizzazione di una partitura e alla sua analisi come fenomeno spazio-temporale sonoro: il compositore, che è il suo creatore, e il performer, che è il suo co-creatore.

La voce del performer viene fuori in particolare come ricercatore nel momento in cui sceglie di percorrere il duplice obiettivo di creazione di una performance di una composizione musicale (il linguaggio proprio dell’arte) e di conoscenza su di essa (il meta-linguaggio verbale) attraverso un metodo di studio basato sull’approccio fenomenologico.

Il presente lavoro è il frutto di una collaborazione tra musiciste, la compositrice Carla Rebora, la pianista Alessandra Ammara, e l’autrice del presente articolo, pianista e artista ricercatrice.

Documento a pagamento:

Acquista