Anno 2006/2
Rivista di Analisi e Teoria Musicale
Anno XII n. 2, 2006
Attorno al pianoforte di Luciano Berio
a cura di Rossana Dalmonte
SOMMARIO
Rossana Dalmonte, Presentazione, pp. 7-10
Marco Uvietta, Il pianoforte di Berio: glosse a Sequenza IV, pp. 11-72
Ivanka Stoianova, Rounds di Berio: trascrizione e apertura, pp. 73-86
Egidio Pozzi, Aspetti formali, nuclei generativi e percorsi interpretativi in Rounds (1967), pp. 87-116
Mario Baroni, Rounds: che cosa resta nella memoria di chi l’ascolta?, pp. 117-128
Jean-Marc Chouvel, Una analisi uditiva. Rounds di Luciano Berio, pp. 129-142
Paolo Wolfango Cremonte, Rounds dal punto di vista di un interprete, pp. 143-144
Antonio Rostagno, Ridondanza, simmetrie, reversibilità nell’ascolto e nella struttura di Rounds, pp. 145-168
Susanna Pasticci, La dialettica occulto/manifesto nell’esperienza di ascolto di Rounds, pp. 169-178
Gregorio Nardi, Tra compositore e interprete: nascita di Luftklavier, pp. 179-184
Luciano Berio, Rounds for piano solo (1967), pp. 185-189
Presentazione
Già il titolo informa che questo volume è dedicato a Luciano Berio, ad una parte della sua opera (e precisamente a due brani per pianoforte), ad un momento significativo della sua poetica, ad un aspetto particolare della sua scrittura. Per questo non occorre alcuna “giustificazione”, ma se alle motivazioni emotive nei confronti del Maestro recentemente scomparso, volessimo aggiungere un anniversario per mettere un titolo al nostro omaggio, potremmo dire che il secondo numero della «Rivista di Analisi e Teoria Musicale» 2006 è dedicato a Luciano Berio nel trigesimo della morte (Roma, 27 maggio 2003), oppure (con un leggero ritardo, perdonabile alle pubblicazioni periodiche) ai suoi ottant’anni (è nato a Oneglia il 24 ottobre 1925), o anche – visto che la pubblicazione avviene nel 2007 – al quarantennale della composizione di Rounds. In ogni caso – bisogna per forza confessarlo – si tratterebbe di una motivazione a posteriori poiché questo numero della rivista nasce dal Quarto Convegno di «Analitica» tenutosi a Rimini – Istituto Musicale G. Lettimi – dal 16 al 18 marzo 2006, durante il quale il Comitato scientifico aveva già mesi prima deciso di dedicare una sessione all’ascolto e all’analisi di un’opera di Berio, e precesamente Rounds. E per dirla proprio fino in fondo, la sessione, nelle intenzioni degli organizzatori, aveva una finalità più didattica che celebrativa in quanto doveva fornire strumenti di riflessione e di lavoro agli studenti e agl’insegnanti dell’Istituto Lettimi.
Il pianoforte di Berio: glosse a Sequenza IV
Indice dell'articolo
1. «Pensare con le mani»: il pianoforte come strumento di lavoro
2. La declinazione pianistica del concetto di «Sequenza»
3. La parabola dell’opera pianistica di Berio
4. Sequenza IV nella poetica delle Sequenze
5. Percorsi analitici in Sequenza IV
6. Dal grafico all’interpretazione
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Rounds di Berio: trascrizione e apertura
Indice dell'articolo:
1. Fra titolo e programma
2. Rounds e l’apertura
3. Rounds per pianoforte
4. Ripetizione e differenza
Riferimenti bibliografici
Aspetti formali, nuclei generativi e percorsi interpretativi in Rounds (1967)
L’obiettivo di quest’analisi è individuare in primo luogo quali dei materiali utilizzati nel pezzo costituiscano la struttura della composizione, ovvero l’insieme delle relazioni di ripetizione e variazione che ne determinano la coerenza e la forma. In secondo luogo si intende evidenziare le relazioni di contiguità o opposizione tra le parti che possono consentire di ipotizzare uno specifico percorso interpretativo, cercando di trovare la relazione tra alcune figure particolarmente significative presentate all’inizio del pezzo e il resto della composizione ...
Rounds: che cosa resta nella memoria di chi l’ascolta?
Indice dell'articolo
1. Mettere ordine nell’ascolto
2. La percezione del “continuo”
3. Medioforma e macroforma
4. La poetica di Berio e l’ascolto del brano
Riferimenti bibliografici
Una analisi uditiva. Rounds di Luciano Berio
Quando Mario Baroni mi ha proposto di lavorare ad un’analisi uditiva di Rounds di Luciano Berio, vi ho intravisto l’occasione per tentare di mostrare che, invece, una teoria che lasci l’opera “dispiegarsi” non rappresenta una pura chimera. Non solo. Era anche l’occasione di esplorare a fini analitici gli strumenti tecnici che consentono oggi una manipolazione estremamente potente del materiale sonoro, l’occasione cio. di una riflessione intorno all’ “arte di analizzare”, ossia intorno al rapporto tra l’analista e l’opera ...
Rounds dal punto di vista di un interprete,
Questo breve intervento ha lo scopo di chiarire i principali dettagli pianistici e tecnici di Rounds di Luciano Berio, e di illustrare la linea interpretativa che ho seguito.
Rounds non ha appigli né tonali-armonici né melodici: è un brano, però, di grande impatto emotivo, pur nella sua brevità, pieno di contrasti dinamici che devono essere esagerati e talvolta esasperati dall’interprete, affinché giungano in modo diretto all’ascoltatore ...
Ridondanza, simmetrie, reversibilità nell’ascolto e nella struttura di Rounds
"Affinchè la struttura profonda possa influire strutturalmente sull’ascolto c’è bisogno di molti tramiti e di una gerarchia di molti segnali diversi e tendenzialmente riconoscibili e ricomponibili, anche se si tratta, talvolta, di segnali destinati a scomparire e a essere travolti e assorbiti dagli eventi che essi stessi hanno iniziato […]. La virtuale riconoscibilit. di questi segnali, di questi volti, di queste fisionomie […] è fondamentale [Berio 1981, 114. Corsivi dello scrivente]." ...
La dialettica occulto/manifesto nell’esperienza di ascolto di Rounds
«La musica, a differenza della lingua, può essere efficace anche senza venir compresa»: per quanto provocatoria, questa massima di Carl Dahlhaus suggerisce alcuni spunti di riflessione da cui prenderemo le mosse per sviluppare qualche considerazioni su Rounds di Luciano Berio [Dahlhaus 1987, 65]. La nostra attenzione si concentrerà, in particolare, sulla questione della comprensione uditiva: per formulare una possibile chiave di lettura del pezzo, ma anche per interrogarci più in generale sulle diverse prospettive di ascolto che vengono suggerite da un’opera di questo genere, in relazione alle sue particolari strategie testuali e ai suoi codici di riferimento ...
Tra compositore e interprete: nascita di Luftklavier
Quando all’inizio degli anni Ottanta cominciai a far concerti in pubblico, e si trattò di concordare i primi programmi, fu mio nonno – e mio maestro – Rio Nardi a scegliere per me Erdenklavier e Wasserklavier. Eravamo insaziabili nel leggere insieme ogni nuova partitura pianistica che trovavamo. I due brevi pezzi di Berio lo colpirono per una sorta di sfrontatezza “a rovescio” alla quale non era preparato: si attendeva ogni possibile provocazione, e si compiaceva nel farsi sorprendere da scritture che non conosceva – ma l’apparente ingenuità di quei pezzettini gli parve specialmente “scandalosa”, capace di mettere a disagio il pubblico più snob ...